Manuela intervista la scrittrice Marcella Nardi





A cura di Manuela Moschin

Ciao Marcella, ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato rispondendo alle nostre domande. Siamo curiosi di conoscere il tuo percorso di scrittrice. 

- Inizio l'intervista chiedendoti: quando hai cominciato a scrivere? Cosa scrivevi all’inizio? 

Ho iniziato molto presto. Già prima dei quattro anni sapevo leggere e scrivere. Lo avevo preteso da mia madre. A cinque anni iniziai la mia carriera di lettrice. Abbandonai subito le fiabe e tra il ’67 e il ’68 (io sono del ’63) iniziai a leggere delle storie brevi di Sir Alfred Hitchcock. A 8 anni scrissi il mio primo romanzo breve. Una trentina di pagine di quaderno delle elementari. Quando un mio zio lo lesse, rimase a bocca aperta: era un giallo a tutti gli effetti, molto simile al “Terzo gemello” di Ken Follett. Continuai per altri tre anni, ma erano poesie. Ripresi a scrivere, senza mai smettere di leggere, dopo la morte di mio padre. Iniziai per dei concorsi. Le storie erano tutte ambientate nell’Italia medievale. Vinsi due concorsi e poi collezionai 6 storie, sempre di ambito medievale e di genere cospirazione/delitti e similari. Da quelle nacque il mio primo “lavoro”. È un’antologia che tuttora continua a vendere. Ne sono ovviamente contenta. Si chiama “Grata Aura e altri gialli medievali”. Poi ho preso il volo e ho continuato con gialli storici (uno) e gialli moderni (molti). Il romanzo storico, a cui sono molto affezionata, si chiama “Joshua e la Confraternita dell’Arca”. C’è chi ha definito lo stile di questo mystery/storico simile a quello di Ken Follett. Non mio reputo alla sua altezza, ma la cosa mi ha fatto piacere, anche perché ho studiato sei mesi e tre anni per scriverlo. 

Complimenti Marcella eri una bambina davvero precoce!

- A quale genere letterario appartengono i libri che leggi o che hai letto in passato?

L’80% sono Gialli/Thriller/Legal Thriller/Mistero e Avventura. Il resto sono Biografie, narrativa e alcuni Non Fiction di Storia e di Viaggi. Detesto l’Horror e non amo il Fantasy, senza nulla togliere alla bravura di chi scrive romanzi di quei generi. 

- Hai creato una serie poliziesca che ti vede coinvolta in prima persona. È straordinario, infatti, che la detective, protagonista del romanzo, sia proprio tu. Da cosa nasce questa idea geniale? 

Tra le tante cose che avrei voluto fare “da grande” c’era anche l’idea di entrare in polizia presso la Squadra Mobile, sezione Omicidi. Ma in quegli anni, mi laureai nel 1986, l’Informatica andava alla grande e si trovava lavoro subito e con ottimi stipendi. Dunque, abbandonai l’idea di fare la poliziotta, ma la mia passione per le investigazioni non è mai scomparsa. Lo dimostrano i romanzi che leggo. Nel 2013 scrissi un racconto lungo in cui io ero la detective, con solo il cognome parzialmente diverso. Ero io in tutto e per tutto. La cosa mi ha divertito al punto che finora ne ho scritti 7. 

- Ci sono state letture particolari o scrittori che hanno ispirato il tuo lavoro?

Leggo così tanti polizieschi (italiani e stranieri) che mi torna difficile dire chi, in particolare, mi possa aver ispirata. Più che ispirazione, direi che la lettura di ottimi e tanti scrittori mi stanno man mano aiutando a migliorare il mio stile, sotto tanti aspetti. L’ultimo dei miei romanzi, “Morte all’ombra dello Space Needle”, è stato giudicato da alcuni lettori, che mi hanno contattata, come un legal thriller a cinque stelle e dallo stile dei veri grandi scrittori. Ne sono onorata.

- Secondo te quali sono gli autori di libri gialli precursori di questo genere?

Credo di poter condividere il parere di molti, che coincide con quanto studiai a scuola e lessi anche dopo: sicuramente Edgar Allan Poe. C’è chi dice che inventò il genere nel 1841 (sono andata a ricontrollare la data) con il romanzo “I delitti della via Morgue”. Chi lo ha letto ha apprezzato molto l’acuto personaggio di Auguste Dupin, uomo dalle grandi capacità deduttive. Poi Arthur Conan Doyle, che in parte si rifà al personaggio di Poe. Molto più avanti troviamo Agatha Christie. Di nomi ce ne sono tanti, come ancora potrei citare Georges Simenon. Tra gli italiani, una figura che ho amato come scrittore di gialli, morto durante la seconda guerra mondiale, è Augusto De Angelis. Molto bravo e con una visione moderna del giallo all’italiana. Paolo Stoppa ha interpretato alcuni dei suoi romanzi nella versione televisiva: il commissario De Vincenzi.

- Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Mi sono tanto divertita nello scrivere il mio primo legal thriller “Morte all’ombra dello Space Needle”, e anche nell’aver creato un detective uomo (molto affascinante) che sto mettendo giù la trama della seconda investigazione del detective Joe Spark. Ho creato una figura maschile come una sfida. Joe Spark è un avvocato penalista che vive a Seattle, proprio dove vivo io. Mi dispiace… ma niente anticipazioni. Dovete prima leggere “Morte all’ombra dello Space Needle”. 

- C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma che ci tieni a dire?

Sì. Sono una convinta autrice INDIE, cioè indipendente. Vorrei sottolineare le ingiuste dicerie verso la nostra categoria. Come avviene ormai anche nel mondo dell’editoria tradizionale, si trovano ottimi autori sia tra gli INDIE sia tra quelli che pubblicano con case editrici. È vero anche l’esatto contrario: si trovano pessimi autori pubblicati con case editrici, così come se ne trovano tra gli indipendenti. Io, come tanti, prima di auto pubblicare un mio romanzo spendo dei bei soldi per farmi fare l’editing professionale. Passo sempre il manoscritto anche a dei beta-reader, prima dell’editing. 


SINOSSI "Morte all'ombra dello Space Needle" Le indagini dell'avvocato Joe Spark 

Dal 2008 Marcella Nardi vive a Seattle, sulla costa occidentale degli USA.
L’idea di creare una serie giallo/thriller parallela a quella italiana, che si svolgesse a Seattle, stuzzicava la scrittrice già da un po’. Così, dopo la stesura del romanzo “Rapiti”, è nato un nuovo personaggio: il detective Joe Spark. 
Joe Spark è un uomo che di mestiere fa l’avvocato penalista a Seattle. Ha quarantanove anni, alto, capelli ricci, nero corvino, e un paio di penetranti occhi azzurri. Vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Joe ama il buon cibo, detesta la tecnologia e apprezza le belle donne, sebbene gli manchi il tempo per fare il Don Giovanni. Spesso e volentieri s’improvvisa detective, come in questo romanzo.
Nasce, quindi, la nuova serie dal titolo “Le indagini dell’avvocato Joe Spark”. Il genere del thriller legale ha sempre affascinato Marcella Nardi perché i casi si svolgono dentro e attorno ai tribunali, luoghi dove si incarna l’atavico concetto che in un’aula di giustizia, in un processo, vince, ahimè, chi ha la miglior favella… 
Il grande Cicerone insegna! 
In questo primo romanzo, Joe Spark incappa in un anziano signore dai modi strani che, dopo il pensionamento e la morte della moglie, decide di darsi allo studio dei crimini per i quali, a suo dire, è stata condannata la persona sbagliata. 
Joe Spark viene irretito da quest’uomo in un "cold case", un omicidio avvenuto trent’anni prima, e soprannominato dalla stampa "Lo strangolamento all'ombra dello Space Needle". Una giovane donna era stata trovata strangolata nell’area che circonda la famosa torre di Seattle, lo Space Needle. A processo concluso, era stato condannato un giovane, un vicino di casa della ragazza.
Ma fu fatta vera giustizia? 
Forse no...
Lo strano signore convince Joe Spark ad aiutarlo nel riabilitare il nome del giovane, ingiustamente condannato e morto suicida poco dopo l’incarcerazione. Il vero assassino è ancora in libertà. 
Una serie di eventi inattesi travolge l’avvocato Spark durante le indagini. Emergono nuovi elementi che lo portano a cambiare idea su come agire dopo aver scoperto il vero assassino di quella giovane ragazza. 
Ma le sorprese non finiscono qui… 

REVIEW/GIUDIZIO

Ho finito di leggere l'ultimo libro di Marcella Nardi, un legal thriller a cinque stelle. Una penna eccellente quella della Nardi, e tra le sue pagine si respira l'atmosfera americana dei grandi autori. Uno stile diretto, avvincente che trasmette nei lettori tutto il suspance che deve esserci per fare un buon thriller. Era la prima volta che mi cimentavo nella lettura di un suo libro, e certamente lo farò con altri, visto che ha una vasta scelta nel suo curriculum. Autrice da leggere assolutamente.

Chi è Marcella Nardi? 

Marcella Nardi nasce nel ridente borgo Medievale di Castelfranco Veneto. Si laurea in Informatica, campo in cui lavora per ventidue anni tra Segrate e Milano. Nel 2008 si trasferisce a Seattle, USA, dedicandosi all’insegnamento dell’italiano e alle traduzioni tecniche. Molte sono le sue passioni: la Storia antica e medievale, la fotografia, i viaggi, la lettura, il modellismo storico e, soprattutto, l’amore per la scrittura di romanzi. Come amante di romanzi gialli e di Medioevo, Marcella si è classificata al terzo posto, nel 2011, al concorso “Philobiblon – Premio letterario Italia Medievale” con uno dei sei racconti che hanno dato vita al suo primo libro, un’antologia, dal titolo di “Grata Aura & altri gialli medievali”, la cui prima edizione si chiamava “Medioevo in Giallo”.
Nel dicembre 2014 ha vinto il Primo Premio al concorso “Italia Mia”, indetto dall'Associazione Nazionale del Libro, Scienza e Ricerca, con un racconto ambientato a Gradara.
Continua a scrivere e dal 2013 ha al suo attivo oltre 15 pubblicazioni. Ha creato una serie poliziesca, 6 romanzi, in cui la detective è proprio lei: quasi lo stesso nome e con le sue stesse caratteristiche, fisiche e caratteriali. Ha anche creato una nuova serie di genere legal thriller, ambientato a Seattle, USA. Il titolo del primo di questa collana è “Morte all’Ombra dello Space Needle”. 
Marcella Nardi ha anche scritto un romanzo mystery/storico dal titolo “Joshua e la Confraternita dell’Arca”.
Si è anche divertita a scrivere un paranormale, un romance/erotico e alcuni racconti.
Tutte le sue pubblicazioni sono presenti su Amazon e tutte, tranne un paio, sono sia in formato digitale sia in formato cartaceo. 

Il suo sito web ufficiale è: www.marcellanardi.com

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La sua bacheca Facebook è: https://www.facebook.com/marcella.nardi.5



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