Recensione del Thriller "La schiava bianca" di Silvana Giacomini
Recensione scritta per ThrillerNord - Associazione Culturale
A cura di Manuela Moschin
RECENSIONE
Una storia ben congegnata nella quale, all’inizio, l’autrice
non lascia trasparire nulla di così estremamente complicato. Poi, proseguendo,
la trama si avvia incessantemente in un susseguirsi di episodi sconcertanti che
lasciano il lettore desideroso di proseguire in questa lettura intrisa di
misteri. La narrazione si dipana, essenzialmente, nella soluzione di un enigma
legato al sequestro di Susanna Balbi, una ragazza rimasta vittima di pesanti
persecuzioni. Da questi terribili episodi sono state affrontate tematiche
piuttosto toccanti come la prostituzione, lo sfruttamento e l’abuso sessuale,
il rapimento, il maltrattamento, la droga, gli inganni, il traffico di schiavi
e di organi. Il libro, tuttavia, non tratta soltanto situazioni orrende, poiché,
essendo ambientato nell’affascinante Venezia, il lettore viene accompagnato
nelle calli e nei Palazzi con una disinvoltura ammirevole:
“Aveva insistito
affermando che era il profumo dell’arte che si respirava all’interno del
palazzo – e si riferiva al meraviglioso affresco del Tiepolo al piano nobile -
…” e ancora:
“Venezia era baciata dal
sole. Dalla finestra aperta sul Canal Grande, una sinfonia di odori e profumi,
su cui prevaleva l’asprigno speciale delle acque, le solleticava le narici.”
Da appassionata d’arte direi che l’autrice è stata davvero
lodevole, poiché ha inserito nel racconto continui rimandi a opere d’arte
presenti nella città lagunare. Tiepolo, Gauguin, Rosalba Carriera e molti altri
sono stati citati con grande enfasi e professionalità, impreziosendo il libro
di interessanti descrizioni. Piccole chicche relative alla storia della città
hanno reso, dunque, la narrazione un piacevole vademecum. Personalmente, avendo
origini veneziane, non mi è stato difficile riconoscere i vari luoghi riportati
dalla narratrice. Persino Mestre e altri luoghi limitrofi, sono stati
menzionati in modo preciso e particolareggiato. Complimenti quindi a Silvana
che ha creato una trama encomiabile arricchita da continui colpi di scena.
Riporto un piccolo passaggio che ho apprezzato: “La stanza aveva il fascino ipnotico di
una distesa di neve che sembrava inghiottirla invece che confortarla.”
SINOSSI
Nell'incendio di un palazzo fatiscente di Venezia muore Susanna Balbi, ragazza bellissima vittima di un sequestro anomalo. Forse a convincere i rapitori che i genitori affidatari siano in grado di pagare un ingente riscatto è stata la splendida festa organizzata per il suo diciottesimo compleanno, in cui indossava un costume settecentesco da favola. Dieci anni dopo a vestire quello stesso abito è la scrittrice Margot Amati, ospite di uno sfarzoso ballo in maschera, a cui è stata personalmente invitata dalla consorte del marchese Pietro Gradenigo di Soranzo dei Cavalieri. All'evento che intende rievocare i fasti di una Dolce Vita veneziana ormai lontana, partecipano ricchi industriali, principesse arabe, imprenditori, magnati della finanza, la crema della società internazionale. Margot, nota sui media come la «Ragazza in Giallo» per aver coadiuvato la polizia in indagini complesse, scopre che l'invito ha un secondo fine: smascherare l'autore delle lettere anonime, firmate l'Occhio della Fenice, che minaccia di morte la marchesa e suo figlio. Nel frattempo la città lagunare è colpita da una serie di delitti che sembrano legati da un filo conduttore che solo Margot riesce a cogliere. Niente e nessuno è come appare, dai genitori di Susanna al marchese Pietro e sua moglie Nancy. Chi c'è dietro quei crimini inspiegabili? È una folle vendetta? E poi: che cosa si nasconde nella corsa all'acquisto di Palazzo Soranzo dei Cavalieri?
L’autore
Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di
adozione, è sposata e ha una figlia. È stata direttore di Gioia, ha progettato
e diretto Chi, e ha diretto Diva e donna, che ha ideato per Cairo Editore. Ha
collaborato inoltre con vari quotidiani e condotto trasmissioni per la Rai e
per Mediaset. Ha scritto i romanzi La signora della città e Un bacio nel buio
(Mondadori, 1994 e 1999), da cui sono stati tratti gli omonimi film per la tv;
il libro di ritratti Celebrità (Mondadori, 2001); il romanzo breve Diana,
l’ultimo addio (apparso a puntate su Il Resto del Carlino, La Nazione, Il
Giorno) e la raccolta di poesie I fiori sul parabrezza (Rai-Eri, 2003). Del
2007 è Chiudi gli occhi (Cairo-Rai Eri), il primo romanzo con Chiara Bonelli
protagonista, che si è aggiudicato il Premio internazionale Il Mulinello per la
narrativa, il Premio Colapesce, il Premio Personalità Europea e il Premio
speciale della Giuria «Un libro per l’estate». Oltre il Premio Cimitile e il
Premio Letterario Nazionale Albori, si sono aggiunti altri riconoscimenti
quando nel 2009 è uscito Conosco il tuo segreto (Cairo-Rai Eri), il secondo
della serie con Chiara Bonelli. Entrambi i romanzi sono tradotti in Germania
(Aufbau) e Repubblica Ceca (Metafora). Del 2010 è Sophia Loren, una vita da
romanzo (B.C. Dalai Editore) tradotto in Spagna presso Ediciones B. Per Cairo
ha pubblicato Chiudi gli occhi (2007), Conosco il tuo segreto (2009), La
settima anima (2011) e Il leone di terracotta (2013) . I suoi libri sono
tradotti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia.
Titolo: La schiava bianca
Autore: Silvana Giacobini
Editore: Cairo
Genere: Thriller
Pagine: 300
Anno di pubblicazione: 20 giugno 2019
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